Frode Iva per 40 milioni di euro, sgominata organizzazione internazionale

Oltre agli arresti sono stati sequestrati immobili, auto di lusso, gioielli e denaro contante e bloccati i saldi attivi di conti correnti bancari, per un totale di 40 milioni di euro. Le misure cautelari sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Milano, Varese, Bergamo, Como e Sesto San Giovanni.
Le indagini hanno fatto luce su una sospetta “frode carosello”, attuata attraverso un complesso schema criminale con il fine di trarre vantaggi illeciti sfruttando la normativa UE sulle transazioni intracomunitarie, esenti da Iva. L’indagine ha consentito di individuare una serie di imprese con sede in Bulgaria, Slovacchia, Polonia e Paesi Bassi dedite alla vendita di prodotti informatici a favore di società di comodo ubicate in Italia e formalmente amministrate da prestanome, che hanno omesso di versare l'Iva in Italia. Lo schema fraudolento prevedeva un ulteriore passaggio in cui la merce veniva venduta, sottocosto, a favore di altre imprese italiane, ciò al fine di interporre (solo dal punto di vista cartolare) ulteriori soggetti economici in modo da rendere più difficile l’identificazione dello schema e dei suoi utilizzatori, e anche aumentando gli illeciti profitti.
Successivamente i prodotti venivano ceduti a società italiane regolarmente operanti ad un prezzo molto competitivo, nonché ad altre società operanti in Unione Europea, consentendo alle stesse di conseguire un rilevante risparmio d’imposta. Lo schema generava anche ingenti crediti IVA in Italia da parte delle imprese coinvolte, portando a rilevanti profitti che venivano poi riciclati.

Questo è un articolo pubblicato il 17-02-2023 alle 17:42 sul giornale del 18 febbraio 2023 - 18 letture
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